
Intervista a Gianluigi De Luca
L’IMPRENDITORE E IL MANAGER: ANTENNE RIVOLTE AL MONDO
“La somma dei + sarà sempre superiore a quella del –”. Con questa visione a illuminare la strada, Gianluigi De Luca – per tutti Gigi – ha costruito la sua esperienza professionale e umana, ispirata alla flessibilità e alla capacità di essere sempre mentalmente attivo. “Costruirsi un mindset con cui ascoltare, accettare punti di vista e decisioni altrui è una grande palestra umana“.
Di allenamento Gigi ne fa parecchio: prima in Università Bocconi, dove approda come tanti ragazzi senza avere un grande interesse specifico e dalla quale esce con la certezza che il suo futuro sarà nel management e nella gestione. Invece, dopo le esperienze di lavoro come product manager in De Agostini e in Microsoft, nel 2001 arriva la prima prova che ne evidenzia e ne forgia l’attitudine alla flessibilità. Dà vita ad una start up totalmente old economy: le attrezzature per i carrelli elevatori diventano per 8 anni il suo mondo imprenditoriale, dove fronteggia tutte le problematiche tipiche delle aziende medio-piccole. “La fortuna che ho avuto è anche quella di essermi confrontato con un tipo di business, dove i programmi puoi farli a 2/3 anni e non a 6 mesi come in quasi tutti modelli della new economy”.
Oggi Gigi è managing director dell’unità produttiva italiana della multinazionale TVH, che nel 2009 ha acquistato la sua azienda e lo ha riportato a fare il manager. “Non sentirei e non farei le cose in maniera differente se fossi ancora imprenditore”: il coinvolgimento e la cura per l’attività, lo sviluppo e le persone non cambiano mai. Semmai muta l’atteggiamento nel momento delle decisioni cruciali, quando l’imprenditore ha comunque sempre l’ultima parola e il manager può contare invece su qualche momento di freddezza e di confronto in più per la sua valutazione. Ma entrambi, imprenditore e manager, nel modo di essere e di fare di Gigi sono allenati ad essere antenne rivolte verso il mondo, capaci di cogliere stimoli e di rendere soluzioni di crescita per le proprie comunità umane e produttive.
È sulla condivisione delle esperienze e della valorizzazione dei contenuti e della conoscenza, che Gigi e Compagnia delle Opere Insubria sono perfettamente allineati. «Servi, se servi»: eccolo l’altro motto che ispira la comune voglia di ascoltare, di capire, di trovare momenti di confronto e di stimolo, di immaginare nuove opportunità di crescita, all’interno di un’Associazione che non è solo luogo fisico ma una realtà in cui la relazione è l’impegno da attuare concretamente. Lo spirito con cui Gigi partecipa all’esecutivo dell’Associazione è quello di mettere a disposizione la sua esperienza umana e professionale e trovare altri che abbiano piacere a fare lo stesso.
La storia dell’Uomo testimonia che è sempre capace di grandi disastri ma di ancora più grandi visioni e costruzioni. Non svilire mai la curiosità, avere coerenza nella gestione del capitale umano mantenendo intatta la cura e l’attenzione per le persone, rimanere sempre critici verso le proprie idee e valutazioni sono i parametri sui quali imprenditori e manager si confrontano e imparano reciprocamente.