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Intervista a Giulio Broggini

Storie di copertina

L’AMMINISTRAZIONE DEL TEMPO

“Non ho ricordi chiarissimi riguardo la mia scelta sul lavoro. Forse sono stato programmato!”. Giulio ha attraversato le due decadi di questo nuovo millennio, cercando una via per proseguire nell’attività di famiglia, in un contesto in continua evoluzione: il commercialista. L’ha trovata compiendo un passaggio originale: da libero professionista a imprenditore.

La capacità tecnica legata ai servizi di consulenza resta e anzi si arricchisce di competenze che fanno crescere lo Studio, ma per Giulio è un cambio di paradigma, con un focus più centrato sul coordinamento dei collaboratori e in particolare sull’ascolto dei clienti, con i quali ora condivide dinamiche d’azienda, con il risultato di essere istintivamente in linea con le varie esigenze.

La vita degli imprenditori si sta complicando a causa della continua produzione normativa e delle sfide globali. Il bene primario è il tempo: scadenze e termini sottraggono risorse alle relazioni interne ed esterne all’azienda”. Comprendere questa carenza e investire il proprio tempo nel colmarla richiede una visione lucida della professione e del valore aggiunto che deve apportare.

Dobbiamo riconoscerlo: siamo una categoria protetta. In Italia chi ha una partita iva ha necessità di avere al suo fianco un commercialista”. Trasformare questa presenza, resa indispensabile da normative e scadenze sempre più complesse per la vita degli imprenditori, in una relazione che parte dall’ascolto e dalla condivisione delle responsabilità verso persone e territorio è la scommessa che Giulio ha fatto con se stesso.

Mio padre è il fondatore dello studio. Era un insegnante e per me è stato il maestro che ha insegnato, lasciato fare, permesso di sbagliare e quindi di apprendere”. La modalità con cui onorare gli sforzi e i sacrifici fatti da chi lo ha preceduto diviene l’impegno a rendere lo studio non dipendente da chi lo dirige, a crescere in dimensione, in servizi offerti, in competenze e specializzazioni, a dare opportunità di nuova conoscenza ai collaboratori, a delegare loro buona parte delle attività, oltre a garantire una migliore risposta alle esigenze dei clienti.

Per Giulio, l’amministrazione del tempo quale risorsa primaria per importanza comporta la richiesta agli imprenditori di parlare della loro attività, di cui sono visceralmente innamorati, e dare loro in cambio ascolto attento e conoscenza tecnica declinata sulle specifiche esigenze è la chiave di volta per lo sviluppo dello studio, arricchito di nuove professionalità da coordinare e da chiamare in causa secondo necessità.

Fare le domande corrette e non solo fornire le risposte giuste aiuta a rendere meno gravosa la solitudine della decisione in cui spesso l’imprenditore si ritrova”. Compagnia delle Opere Insubria per Giulio risulta essere il luogo ideale per affinare questa capacità e trovare la sinergia migliore con gli altri imprenditori: una specie di palestra delle relazioni, che divengono azioni al di fuori dei momenti di confronto che l’Associazione propone. Diviene anche il luogo di confronto indispensabile sui temi che connotano questa epoca di transizioni e trasformazioni, da quella digitale a quella della conoscenza.

La formazione è l’elemento centrale della crescita delle imprese, dove le human skills sono indispensabili per capire e gestire la tecnologia, che sempre più modifica procedure e approcci. Trovare l’equilibrio tra vita personale e professionale è la sfida che oggi si presenta alle imprese quali comunità di lavoro e di persone: il tempo, la sua amministrazione ragionata, decisa e non subita è la risorsa che gli imprenditori sono chiamati a trasformare in opportunità.