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Intervista a Ruggero Biondo

Storie di copertina

L’ARCHITETTURA PER CREARE SPAZI DI INTERCONNESSIONE

“Mi posso tirare su le maniche e dimostrare che si può fare!”. L’eredità che Ruggero porta con sé ogni giorno viene dalla pratica appresa quando lui e il fratello, oggi ingegnere, seguivano il padre costruttore in giro per i cantieri. È il patrimonio di conoscenza pratica che diventa indispensabile sia per acquisire il rispetto da parte degli uomini che concretamente devono realizzare il progetto, sia per fornire ai clienti soluzioni belle, improntate al vivere bene e realmente perseguibili.
“Fin da bambino, mi è sempre piaciuto avere le mani in pasta, costruire piccoli oggetti d’arredo”: la creatività poggia sulla fantasia, la capacità di immaginare uno spazio secondo le necessità di relazione e di connessione di chi lo abiterà o vi lavorerà, e sulla velocità di pensiero nel trovare una soluzione e nel risolvere un’esigenza specifica.

La vita personale e professionale di Ruggero è costellata dalla ricerca di stimoli continui attraverso i viaggi, la fruizione di opere ed eventi culturali, la creazione di reti di relazioni sia con i clienti che con altri professionisti dotati di competenze specifiche, necessarie a considerare soluzioni innovative. “Non si può clonare un lavoro: bisogna capire e ricercare”: l’onestà intellettuale è la cifra dei rapporti, da cui dipende il successo, che non è mai esclusivamente economico, ma relazionale e di soddisfazione personale. Come i premi ricevuti in concorsi nazionali e internazionali, le collaborazioni all’estero in particolare Brasile e Vietnam, dove “il gusto progettuale e l’artigianalità costruttiva italiane sono un valore aggiunto inarrivabile”.

La curiosità è il volano che muove l’attività dello Studio noLogo|architettura, nel quale “non è importante il volto o il nome, ma il lavoro”. La perseveranza nell’esporsi alle novità, ad assorbire informazione, a confrontarsi con situazioni e persone ha portato Ruggero all’incontro con Compagnia delle Opere Insubria. Ascoltare le storie di altri imprenditori, conoscere settori differenti permette di allargare la conoscenza e di cogliere dettagli, che possono risultare inediti e risolutivi nella propria quotidianità. Oltre a creare nuove opportunità di sviluppo e di riflessione: “Il metaverso altro non è che uno spazio con caratteristiche differenti rispetto a quelle reali, ma con l’identica funzionalità di dover ospitare interconnessioni. Quindi la progettazione all’interno di questo universo è una frontiera che l’architettura dovrà varcare”.

Cogliere il senso della mutazione continua, che connota il nostro tempo, è parte del processo di crescita a cui Ruggero sottopone se stesso e la sua professione, anche con la presenza in Compagnia delle Opere Insubria. Niente più della realtà quotidiana fornisce elementi per elaborare nuovi approcci e per ridisegnare i parametri del vivere e del lavorare bene.

Dopo la pandemia, si sta imponendo un nuovo concetto di casa con spazi multifunzionali e ibridi, nuova importanza a terrazzi e giardini, richiesta di tecnologia al servizio della comodità e dell’efficienza domestica”.
È importante che la Bellezza e la qualità del vivere bene siano sempre più parte della vita delle persone, e siano condivise e rafforzate in ogni occasione e ogni modo possibili.