Intervista a Donato Di Gilio
PROGETTARE E COSTRUIRE LO SVILUPPO Erano anni ferventi: la caduta del muro, l’azionismo cattolico molto forte, un mondo da ricostruire. Per questo tra le quattro destinazioni estere che mi hanno proposto ho scelto la Polonia”. Donato è compassato nel parlare, come se volesse trattenere l’entusiasmo che a distanza di 31 anni ancora lo anima quando ripercorre quella che a tutti gli effetti è stata un’avventura umana e imprenditoriale. La sua esperienza racconta di una vita personale e professionale votata alla crescita e allo sviluppo, grazie ad una ricetta semplice: il confronto e le relazioni. Che significa conoscenza profonda dei luoghi, delle persone e delle situazioni per cogliere le esigenze concrete e dare ad esse soluzioni reali. “Dopo 3 anni come responsabile dell’area convenzioni, in particolare di quella bancaria per Compagnia delle Opere a Milano, sono arrivato in Polonia per gestire un progetto di cooperazione per lo sviluppo internazionale voluto da AVSI e finanziato dal Ministero degli Esteri italiano”. Nasce qui, nel 1992, la sua esperienza all’interno di un paese imponente per dimensione, storia e tradizioni. Le caratteristiche profuse in AVSI come in CORE che rappresenta l’attività di consulenza imprenditoriale agli investimenti in Polonia in particolare italiani, sono le stesse con applicazioni pratiche differenti a seconda del contesto. “Senza il cliente non ci saresti. L’attenzione alle relazioni è più importante della qualifica professionale”. Tradotto nella pratica, il mantra di Donato diviene una molla inesauribile al valorizzare i rapporti profondi con le persone, al mettersi sempre in gioco, al desiderio di crescere, conoscere e far bene, costruendo opportunità di sviluppo per sé stessi e per gli altri.La sua cocciutaggine deriva dal forte senso di responsabilità, mosso dal coraggio delle scelte e dalla visione del futuro, quando questo non ha alcuna certezza di realizzarsi in maniera positiva. Così nasce la Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia nel 1996: come associazione delle aziende italiane, dei loro interessi concreti, delle necessità pratiche. Mapei, Ferrero e Indesit oltre che a FIAT sono stati tra i primi gruppi industriali a scommettere sulle potenzialità di crescita del più grande paese europeo dell’ex blocco sovietico. Donato è stato il terminale della loro volontà e del lavoro finalizzato a trovare la sintesi degli interessi comuni. La sua società di consulenza CORE Ltd diviene una sorta di braccio operativo per sostenere gli investimenti di chi crede nella Polonia, come nuova area di sviluppo economico e sociale. “Oggi siamo in grado di assistere gli imprenditori dal punto di vista legale, finanziario e amministrativo, nella selezione del capitale umano locale e internazionale, nel merger & acquisition, fino al reperimento dei fondi messi a disposizione dalla finanza agevolata europea”. Il legame continuo con Compagnia delle Opere Insubria è ispirato dalla medesima convinzione che creare relazioni concrete e costanti sia il solo modo attraverso il quale dare risposta ai bisogni degli imprenditori. Certamente professionali, ma anche umani, grazie al confronto che è sempre più un’esigenza primaria per chi deve decidere su come immaginare e progettare crescita e sviluppo a vantaggio delle comunità e dei contesti coinvolti. L’esperienza di Donato è preziosa e la sua disponibilità alla condivisione di conoscenza e informazione si esprime concretamente nel suo essere parte del direttivo, una garanzia per tutti gli associati, che sanno di poter contare su competenza e visione internazionale. “Dalla Polonia il punto di vista sull’Italia è che molto dipenderà da ciò che accadrà in Germania”. Tre grandi paesi con tradizioni manifatturiere complementari possono trovarsi a recitare un nuovo ruolo, all’interno dell’Europa alla ricerca della sua dimensione politica e industriale. La rilevanza e l’assunzione di responsabilità coinvolgono tutti e richiedono l’apporto di idee e di energie che partono dall’ottimizzazione digitale, alla valorizzazione del capitale umano.